Mazzarri: «Parla di sportività chi dice 30 sul campo»

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Juventinovero29
view post Posted on 19/8/2012, 13:03




CASTELVOLTURNO - Mazzarri è un fiume in piena. Dopo una settimana di silenzio l'allenatore del Napoli torna a parlare della Supercoppa e il suo è uno sfogo pieno di amarezza. "Le parole di John Elkann? Sentendo questa cosa mi verrebbe da fare subito una battuta, probabilmente non siamo rientrati perché tutti i giocatori erano sotto la doccia e non potevano rientrare, una battuta per rispondere a chi non guarda il proprio orto. Mi sarebbe piaciuto vedere se chi ha parlato avesse subito tutto quello che abbiamo subito noi e poi ancora di più dopo le decisioni del giudice sportivo, ma soprattutto da quello che hanno scritto gli arbitri, si è visto che noi siamo stati cornuti e mazziati. Vorrei vedere se chi ha parlato, chi non ha guardato in casa propria, avesse subito tutto questo".

LA SCELTA DI NON PRESENTARSI - Non si pente di non aver partecipato alla premiazione insieme con la squadra, anzi: "La società, semmai ce ne fosse bisogno, di sicuro dopo quello che abbiamo visto ancor di più abbiamo fatto la cosa migliore. Se noi fossimo rientrati in campo con gli arbitri davanti, che sono stati anche premiati, cosa sarebbe successo se qualcuno di noi avesse provato a dire qualcosa, a obiettare qualcosa per la grande diseguaglianza che c'è stata nell'applicazione delle regole. La scelta è stata la migliore. Quando sono stato espulso sono andato in tribuna e il mio cellulare era pieno di messaggi che mi dicevano di ritirare la squadra, anche messaggi di gente autorevole".

DIMISSIONI - Mazzarri rivela che a un certo punto ha anche pensato di dimettersi: "A mente fredda c'è stato un momento in cui mi volevo dimettere, poi ci sono stati due giorni sul mare a ferragosto in un feudo di tifosi juventini che mi dicevano "scusi, noi volevamo vincere ma vincere onestamente", e mi ha dato la forza e la speranza che si possa lavorare per cambiare qualcosa".

GROSSE INIQUITA' - "Ci sono state grosse iniquità" ha aggiunto Mazzarri che è tornato anche sui singoli episodi. "Behrami ha subito un rigore clamoroso - ha sottolineato - ma ci può stare. Non ci può stare, però, che si applicano due metri di giudizio diversi. Se (l'arbitro, ndr) manda via un nostro calciatore per proteste deve farlo anche con la squadra avversaria".

JUVE - La Juve non c'entra, secondo Mazzarri: "La nostra protesta poi si è fatta non nei confronti dell'avversario, che fa il suo gioco, loro volevano vincere come noi, sono quelli super partes che devono applicare le regole con uguaglianza". Anche se poi sbotta quando gli dicono che secondo Carrera c'era una caccia all'uomo da parte del Napoli: "Probabilmente - ha detto - non ha visto la partita, i cartellini sono usciti tutti in un'unica direzione. Dal primo all'ultimo minuto c'è stato un comportamento a sfavore del Napoli. Nella fase importante della gara non è stato assolutamente come ha detto...chi è l'allenatore della Juve? Quel signore lì".

STOCCATA FINALE - Poi la stoccata finale, la più dura: «Il paragone con Cammarelle? Non accetto lezioni da chi parla di trenta scudetti, quando invece ne ha ventotto dopo i verdetti della giustizia sportiva».


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